Laura couselich
Tipo di immersione: Relitto
Profondità: Da 18 a 56 metri
Difficoltà: advanced
Nelle acque ioniche della provincia di Reggio Calabria, il 3 luglio del 1941 la motonave “Laura Couselich”, salpata dal porto di Venezia e diretta in Africa per il porto di Palermo, per rifornire le truppe italiane, incrociò sulla sua rotta, nelle acque vicino lo stretto di Messina, il sommergibile inglese “Upholder” che, silurandola, l’affondò.
La nave “Laura Couselich”, ribattezzata “Laura C”, nel giro di pochi minuti, si adagiò sul fondo sabbioso antistante il litorale di Saline Joniche presso la foce del torrente Molara.
La nave infatti, dopo il siluramento, venne rimorchiata dalla flottiglia dei rimorchiatori della allora Marina Militare italiana e si incagliò a circa cento metri dall’attuale linea di battigia, nel tratto di spiaggia della frazione di Saline Ioniche, nel tentativo di bonificare la nave ed il prezioso contenuto delle sue stive. Essa trasportava derrate alimentari, armi, materiale di rifornimento ed esplosivi, per le truppe italiane impegnate nel conflitto d'Africa.
Per molti anni la sua prua affiorante ne ha segnalato la presenza.
Oggi essa, insieme a buona parte della zona prodiera, giace sommersa dal fondale sabbioso da cui si eleva, a circa 18 metri di profondità, il maestoso albero di trinchetto che si innalza per circa 5 metri verso la superficie.
Immersione adatta sia a subacquei advanced che a tek diver, per la sua flessibilita',data la la sua profondità variabile dai 18 ai 56 mt.
Profondità: Da 18 a 56 metri
Difficoltà: advanced
Nelle acque ioniche della provincia di Reggio Calabria, il 3 luglio del 1941 la motonave “Laura Couselich”, salpata dal porto di Venezia e diretta in Africa per il porto di Palermo, per rifornire le truppe italiane, incrociò sulla sua rotta, nelle acque vicino lo stretto di Messina, il sommergibile inglese “Upholder” che, silurandola, l’affondò.
La nave “Laura Couselich”, ribattezzata “Laura C”, nel giro di pochi minuti, si adagiò sul fondo sabbioso antistante il litorale di Saline Joniche presso la foce del torrente Molara.
La nave infatti, dopo il siluramento, venne rimorchiata dalla flottiglia dei rimorchiatori della allora Marina Militare italiana e si incagliò a circa cento metri dall’attuale linea di battigia, nel tratto di spiaggia della frazione di Saline Ioniche, nel tentativo di bonificare la nave ed il prezioso contenuto delle sue stive. Essa trasportava derrate alimentari, armi, materiale di rifornimento ed esplosivi, per le truppe italiane impegnate nel conflitto d'Africa.
Per molti anni la sua prua affiorante ne ha segnalato la presenza.
Oggi essa, insieme a buona parte della zona prodiera, giace sommersa dal fondale sabbioso da cui si eleva, a circa 18 metri di profondità, il maestoso albero di trinchetto che si innalza per circa 5 metri verso la superficie.
Immersione adatta sia a subacquei advanced che a tek diver, per la sua flessibilita',data la la sua profondità variabile dai 18 ai 56 mt.