muro
Tipo di immersione: Secca e parete
Profondità: 39 metri
Difficoltà:
Esattamente di fronte alla sede del Centro, passato lo Stretto di Messina, in prossimità della torre di capo Peloro, ci immergiamo in quelle che furono le acque del "mostro di Cariddi".
Rapida discesa nel blu fino a 30 metri e ci attende un vero e proprio "scalino" subacqueo, una parete a strapiombo che scende fino a 54 mt e si adagia su un fondale sabbioso.
Le gorgonie rosse e gialle, qui sono di grandezza impressionante, i rami di Gerardia rigogliosi e forti e la presenza di pesce stanziale e di passo è impressionante.
Qui le correnti dello stretto raggiungono storicamente le loro velocità più rilevanti, fino a generare quei famosi gorghi di cui tanto si parla nell'Odissea.
Numerose ancore antiche e moderne, resti di vasellame di epoche romane e greche, stanno a testimoniare le innumerevoli battaglie dell'uomo col mare.
Di gran lunga, la piu' bella ed impegnativa immersione dello stretto
Profondità: 39 metri
Difficoltà:
Esattamente di fronte alla sede del Centro, passato lo Stretto di Messina, in prossimità della torre di capo Peloro, ci immergiamo in quelle che furono le acque del "mostro di Cariddi".
Rapida discesa nel blu fino a 30 metri e ci attende un vero e proprio "scalino" subacqueo, una parete a strapiombo che scende fino a 54 mt e si adagia su un fondale sabbioso.
Le gorgonie rosse e gialle, qui sono di grandezza impressionante, i rami di Gerardia rigogliosi e forti e la presenza di pesce stanziale e di passo è impressionante.
Qui le correnti dello stretto raggiungono storicamente le loro velocità più rilevanti, fino a generare quei famosi gorghi di cui tanto si parla nell'Odissea.
Numerose ancore antiche e moderne, resti di vasellame di epoche romane e greche, stanno a testimoniare le innumerevoli battaglie dell'uomo col mare.
Di gran lunga, la piu' bella ed impegnativa immersione dello stretto